LA FITOTERAPIA E LA GEMMOTERAPIA: PREVENZIONE E CURA DELLE PATOLOGIE INVERNALI

La maggior parte delle malattie tipiche della stagione fredda e dei primi abbassamenti di temperatura sono dovute a infezioni virali, le piante possono avere un ruolo molto importante nella prevenzione ma anche in fase acuta.

La fitoterapia 1 è volta ad aumentare le difese immunitarie sia che l’attacco venga da un virus sia che venga da un batterio. L’ echinacea è sicuramente la più utilizzata per la sua proprietà immunobiologica: aumentando le difese immunitarie ha un effetto preventivo su malattie da raffredamento e sindrome influenzali, ma porta anche ad una riduzione della durata e dell’intensità dei sintomi della malattia in atto con conseguente miglioramento della patologia. Le preparazioni con echinacea sono sicure e ben tollerate a meno che non ci sia una particolare sensibilità individuale nei confronti delle asteraceae. Si consiglia di utilizzare la pianta facendo delle finestre terapeutiche: dei periodi di sospensione in modo da non sovrastimolare il sistema immunitario, ad esempio 20 giorni di trattamento e 10 di pausa. L’uso è sconsigliato nelle malattie sistemiche progressive mentre in gravidanza va usata solo sotto controllo medico.

Un’altra pianta molto utilizzata è l’erisimo, detta comunemente erba dei cantori, con azione antivirale, antiflogistica e lenitiva sulla laringe e la faringe; infiammazioni dovute non solo a virus e batteri ma anche ad un abuso vocale, al reflusso gastrico, al fumo di sigaretta,ecc.

La gemmoterapia 2 ha altrettanto buone armi da sfoderare contro i primi freddi. In fase preventiva la rosa canina con la sua ricchezza in vitamina C è sicuramente la più importante: è fondamentale iniziare la somministrazione in autunno e mantenerla ciclicamente per tutto l’inverno. Può essere somministrata anche in concomitanza di una terapia antibiotica per evitare le possibili ricadute.

In fase acuta si utilizza ribes nigrum ad azione antiflogistica, antiinfiammatoria cortison-like.

Entrambi sono estratti sinergici con il faggio : combinando i gemmoderivati si amplificano le proprietà curative. Il faggio infatti ha proprietà immonomodulanti e blocca la cascata infiammatoria, per cui evita le recidive sia batteriche che virali.

La posologia varia in base al peso del paziente: dividendo per due i chili si otterrà il numero di gocce che andranno prese mattino e sera. Ad esempio un uomo di 70 kg prenderà 35 gtt al mattino e 35 gtt alla sera.

Anche nella gemmoterapia bisognerà fare dei cicli durante la stagione fredda con delle pause per non sovrastimolare il sistema immunitario.

Come sempre la natura ha tutto quello che ci serve, anche per affrontare il freddo e gli sbalzi di temperatura tipici dell’autunno, non resta che saper

ac-cogliere i suoi doni con sapienza e rispetto.

1 Fitoterapia: le proprietà curative delle piante partendo dai maggiori componenti presenti in esse

2 Gemmoterapia: terapia basata sugli estratti idroalcolici provenienti dalle gemme delle piante, essendo le gemme l’embrione della pianta i principi attivi contenuti sono molto più concentrati

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    Agosto 29, 2018 at 8:16 pm

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